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Abbiamo visto andar via un anno complesso e tedioso, colmo di ansie e preoccupazioni. Il 2020 si è rivelato “pienamente” virtuale, entrato nella storia, sia italiana che mondiale.

Ma ogni storia prima o poi giunge al termine: inizia un nuovo anno, e siamo pronti a ripartire per superare le tinte drammatiche che ci hanno travolto e, con noi, la tecnologia che nonostante tutto non si è mai fermata.

Ci siamo chiesti quali fossero le prospettive tecnologiche per questo 2021; Gartner fa una previsione dei trend tecnologici che scandiranno il nuovo anno, molti dei quali rispondono a esigenze e bisogni dettati dalla pandemia. Vengono identificati 9 top trend: Internet of Behavior – IoB; Total experience; Privacy-enhancing computation; Distributed cloud; Anywhere operations; Cybersecurity mesh; Intelligent composable business; AI engineering; Hyperautomation.

L’emergenza sanitaria ha accelerato il processo di trasformazione digitale delle aziende, con una importante conseguenza: la tecnologia è oggi al centro di tutte le nuove modalità lavorative. Lo stesso ambiente professionale ha subìto un cambiamento senza precedenti, determinando conseguenti sfide legate al lavoro flessibile (smart working).

Secondo Deloitte, arrivata alla ventesima edizione del report “TMT Predictions” – lo studio che analizza i trend in ambito Technology, Media e Telecomunicazioni (TMT) che potrebbero influenzare consumatori e aziende a livello globale nei prossimi mesi, con focus su quali di questi sono stati maggiormente impattati dalla crisi socio-economica causata da Covid-19 – le “visite mediche virtuali, soluzioni cloud e sport femminile” saranno gli ambiti che avranno maggiore influenza sui consumatori e sulle aziende a livello globale.

L’articolo di interesse mondiale riassume i seguenti punti:

  • Nel 2021, i medici effettueranno più di 400 milioni di video-visite a livello globale
  • La spesa totale per soluzioni cloud crescerà 7 volte più velocemente della spesa IT complessiva
  • Il grado di conoscenza del 5G in Italia è tra i più bassi a livello globale, è necessario un piano informativo per educare i consumatori

Si parla dunque di “piena” telemedicina per il 2021, che si è dimostrata avere un significativo impatto positivo sulla pratica clinica, sulla sicurezza e gestione dei pazienti, tanto da considerarla al pari di una nuova terapia, dalla quale traggono benefici sia i pazienti che l’organizzazione sanitaria.

A causa della pandemia, le aziende sono state guidate verso il cloud, con un mercato che esce dalla crisi probabilmente più forte che mai. Il Cloud ha dimostrato di essere il miglior alleato per rispondere rapidamente ed efficacemente all’attuale situazione contingente, divenendo la principale leva tecnologica di questo nuovo anno.

E il 5G? La rete mobile di quinta generazione che, attraverso una velocità di trasmissione dati elevatissima e un bassissimo tempo di risposta, sarà in grado di connettere miliardi di persone e di dispositivi, è diventata una scommessa importante, oltre ad un trend particolarmente attivo per il 2021. Secondo Data Manager Online, il vero salto avverrà nel 2022, anno in cui dovrebbero diventare pienamente disponibili le frequenze del digitale terrestre che permetteranno di estendere la copertura 5G nelle aree extra-urbane.

In questo scenario, entrano le organizzazioni e la loro cultura; è lo stesso Gardner a sottolineare quanto serva “una plasticità organizzativa per trasformare e definire il futuro”, per plasmare tecnologie e risorse IT nelle aziende. Una plasticità che consente alle aziende di adattarsi alle condizioni circostanti (tecnicamente, per plasticità si intende la proprietà di un materiale di essere fisicamente malleabile): questo 2021 ha creato sicuramente le basi per la c.d. resilienza organizzativa (diremo anche personale), verso un modello quanto più dinamico possibile.

Come riferimento teorico, fra i numerosi modelli che descrivono componenti e fasi della resilienza organizzativa da prendere sicuramente spunto per questo 2021, quello di Duchek (2019) sembra rappresentare molto bene il concetto e il suo processo. Esso prevede tre tipologie di azioni:

  1. proattive (azioni di anticipazione, da svolgere prima dell’evento inaspettato);
  2. concorrenti (azioni di fronteggiamento, da mettere in campo durante l’evento inaspettato);
  3. reattive (azioni di adattamento, da realizzare dopo l’evento inaspettato).

FONTE IMMAGINE

Consci che l’adeguamento a quanto esposto richieda una progettazione ponderata, in Wonderlab siamo pronti a metterci in gioco sulla base di quanto osservato finora e nell’ottica di strutturare un cambiamento concreto, sia personale che a livello di business.

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