27/10/2020
Dario Guadagno
Dai videogiochi al Gioco delle tre carte: che fine ha fatto il First Playable Fund
Una delle novità più interessanti e (positivamente) sorprendenti del Decreto Rilancio è riportato all'articolo 38 dove, tra i commi 12 e 19, si parla del "First Playable Fund" un fondo destinato alla realizzazione di videogiochi.
Con questa iniziativa, per la prima volta in Italia, il governo interviene in maniera significativa e proattiva alla valorizzazione dell'industria culturale, in un settore, quello videoludico, in cui vantiamo eccellenti menti ma scarse risorse. Pur essendo poco decantata a livello nazionale, questa misura ha riempito di entusiasmo gli operatori del settore, che hanno visto finalmente la possibilità di valorizzare gli investimenti con un contributo a fondo perduto fino a 200.000 euro (come indicato al comma 13).
Ma in Italia, si sa, non tutto è semplice come sembra e, sebbene al comma 18 fosse espressamente scritto «Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sono definite: le modalità di presentazione delle domande; i criteri per la selezione delle stesse; le spese ammissibili; le modalità di erogazione del contributo; le modalità di verifica, controllo e rendicontazione delle spese; le cause di decadenza e revoca», a distanza di oltre 5 mesi (il DL è datato 19 maggio 2020), di quel fondo non si è saputo più nulla e, come nel gioco delle 3 carte, è sparito tra i giri di decreti e annunci che nel frattempo si sono susseguiti.
E' interessante sapere che, in questi mesi, ci sono anche stati diversi tentativi di affossarlo ufficialmente, con proposte di stralcio o depotenziamento nelle discussioni parlamentari propedeutiche alla conversione in legge del Decreto e, tuttavia, come il mitico Super Mario, anche il nostro eroico Fondo ha superato i vari livelli arrivando alla fine indenne e pronto a diventare il bonus tanto agognato dagli imprenditori del settore. Ora, però, resta ancora impantanato nello scontro finale: il decreto attuativo che non viene pubblicato mentre il tempo scorre e, dato che la somma è stanziata per il 2020, in assenza di un formale impegno da parte del Governo, rischia di fare GAME OVER senza aver mai visto la luce.
Sappiamo benissimo che, oggi, in Italia ci sono ben altre priorità come la salute pubblica e il ristoro degli esercenti costretti alla chiusura, tuttavia è proprio con le misure di incentivazione all'innovazione ed alla competitività che si possono creare quelle opportunità di crescita e di evoluzione che possono fare da traino al vero rilancio nazionale. Resta poco tempo per dare un segnale che, pur piccolo, sarebbe di grande rilevanza per un settore che può portare un grande indotto... un invito al Governo: Insert Coin!