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Nel mondo dei social network l’ultimo arrivato è Threads, lanciato da Meta. Si tratta di un servizio dedicato al microblogging, simile a Twitter, (o meglio X) e permette ai propri utenti di pubblicare e condividere testo, immagini e video, rispondere, ripubblicare e mettere mi piace ai post altrui. È la risposta di Mark Zuckerberg ad Elon Musk e anche dal punto di vista grafico le due piattaforme non sono certo molto differenti. Tanto è vero che proprio Musk ha minacciato un contenzioso contro Meta, sostenendo che la società ha usato segreti commerciali e proprietà intellettuali per sviluppare il servizio. Progettato come piattaforma per conversazioni e condivisione in tempo reale, Threads mira a fornire agli utenti un'esperienza simile a X puntando sui post e alle conversazioni basate su testo e immagini. La differenza risiede nel fatto che ogni post può contenere fino a 500 caratteri di testo a differenza dei 280 di X e cinque minuti di video.  La home, molto semplice dal punto di vista grafico e che prevede uno scroll senza limiti, contiene il feed con i post degli account seguiti e di quelli suggeriti dall’algoritmo. A ogni contenuto si può aggiungere un like, rispondere, inoltrarlo o aggiungerlo appunto alla propria storia, pubblicarlo sul feed, copiarne il link o rilanciarlo tramite un’applicazione terza. Si può anche creare un album fotografico condiviso con i tuoi amici di Threads, dove aggiungere le foto preferite. Inoltre, Threads anche la possibilità di impostare uno stato personalizzato per far sapere agli amici cosa si sta facendo o come ci si sente. Una delle novità è rappresentata dalla possibilità di pubblicare audio che possono essere usati anche come commenti ad altri post. Possibilità, però, che potrebbe far nascere problemi dal punto di vista della moderazione dei commenti. Se è possibile segnalare le parole, più difficile sembra poterlo fare dal punto di vista tecnico con i messaggi audio. L’app è stata subito un grande successo con un numero di download che ha superato il record di ChatGPT, mentre in Europa è arrivata in ritardo per problemi legati al trattamento dei dati personali che chiama direttamente in causa un altro dei problemi di questo social. Una delle note stonate di questo social è il cordone ombelicale che lo lega ad Instagram. I profili Threads sono collegati con quelli di Instagram. Viene condiviso infatti lo stesso nome utente, nome e immagine di profilo, con la possibilità di modificarli solo tramite Instagram. Gli utenti possono anche visualizzare su Instagram gli utenti seguiti registrati a Threads, in modo da poterli seguire automaticamente una volta creato un account. Soprattutto per cancellarsi da Threads bisogna cancellarsi da Instagram. Una situazione che si potrebbe evitare “nascondendo” il proprio profilo Threads e salvando così quello Instagram.

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