15/03/2021
Covid, un anno dopo: il Centro Commerciale "Le Cotoniere" e le difficoltà di sopperire alle quotidiane restrizioni
Dallo scorso agosto, il team di lavoro Wonderlab ha potuto usufruire di una nuova vetrina lavorativa: la nuova sede operativa, sita presso il Centro Commerciale “Le Cotoniere”, rappresentava e rappresenta tuttora una nuova era per l’innovativa startup salernitana.
Il rapporto idilliaco tra i vertici dell’azienda e della Salerno Guiscards aveva trovato un punto di svolta epocale con l’apertura di uno spazio “nuovo”, in cui sport e informatica si miscelano nella simbiosi di un connubio totalitario. Lo splendido store, che accoglie clienti e curiosi su vasta scala, è uno spaccato del mondo salernitano, minimo comune multiplo che lega indissolubilmente le due realtà. Se il front-end del mega ufficio è dedicato alla Polisportiva, con postazioni interattive dedicate al settore eSports della Guiscards, il retro è dedicato alle attività di sviluppo e implementazione di Wonderlab.
Un investimento che ha incontrato il parere favorevole di un pubblico curioso e intrigato dal fantastico mondo schiuso tra le mura di un’idea propositiva e affascinante. Uno spazio intrigante che ha subito, come tutte le altre attività presenti nel Centro Commerciale, un arresto in termini di interazioni. I centri commerciali del nostro territorio si svuotano, oramai, a fasi alterne. A causa dell'emergenza Coronavirus e in seguito all’ultimo DPCM che categorizza la Campania in zona rossa, i cittadini hanno limitato le uscite e, in particolare, le tappe in luoghi chiusi e affollati. Ovviamente, questo non può che avere ricadute sull'economia locale, con un copioso calo delle vendite.
Immagini surreali, quelle vissute oramai quotidianamente in un Centro che vede privarsi del suo principale scopo: quello dell’accoglienza ad un’ampia platea. Il Covid ha tolto molto a tutti, ma l’incipit dell’equilibrio alla normalità è un principio che va rivendicato senza mezzi termini. Grandi e piccole catene si trovano di fronte ad una sfida impari, che vede costi necessari non ripagati da introiti sicuri. La sfida è tra le più importanti: riuscire a resistere, sfruttando un bacino d’utenza frammentato, che può definirsi decimale rispetto ai numeri che si toccavano poco più di un anno fa e senza la possibilità (fatta eccezione per le attività di primissima necessità) di poter sfruttare il sabato e la domenica, giorni per lo più feriali e dediti allo shopping di qualsivoglia tipologia per numerose famiglie.
Chiaramente la salute rappresenta un bene primario ed essenziale, ma è pur vero che la dignità lavorativa non deve finire nel dimenticatoio. La speranza, non solo di Wonderlab, è che il Centro Commerciale “Le Cotoniere” possa ben presto tornare a nuovi fasti: il sole risorge sempre.