Dark Web: il “lato oscuro” del Web
La nascita del World Wide Web, comunemente noto come web, risale al 6 agosto del 1991, giorno in cui l’informatico di origini inglesi Tim Berners-Lee pubblicò il primo sito web presso il CERN (Conseil Européean pour la Recherche Nucléair).
Molte persone, oggigiorno, continuano a far confusione tra i termini internet e web pensando siano sinonimi, nonostante rappresentino due termini che si riferiscono a cose ben diverse.
Con il termine internet viene indicata la rete di telecomunicazione basata sul protocollo TCP/IP, volta a connettere i dispositivi presenti sul pianeta. Il protocollo permette una comunicazione fluida e corretta tra i vari dispositivi, indipendentemente dal loro hardware e software.
Nel tempo si è assistito ad una crescita esponenziale delle tecnologie interconnesse: dai 200 milioni di dispositivi del 1995 (principalmente calcolatori), siamo passati alla cifra di 63 miliardi di dispositivi connessi nel 2021 (non solo calcolatori, ma anche altre tecnologie).
Con l’ingresso di questi nuovi dispositivi, quali smartwatch, smartphone, tablet e così via, è subentrato un nuovo termine: IOT (Internet of Things) l’internet delle cose.
Con il termine Web, invece, ci si riferisce al sistema di comunicazione basato sul protocollo HTTP, il quale consente la navigazione tra i contenuti presenti su internet.
Molti di noi conoscono solo una piccola parte del web e sono all’oscuro del restante 90%.
Il Web si suddivide principalmente in:
- Surface Web
- Deep Web
- Dark Web
Il Web può essere visto come un iceberg: la punta rappresenta la parte (10%) di cui noi usufruiamo quotidianamente - nota come Surface Web -, il restante (90%) rappresenta invece il Deep Web che è rivolto ad una cerchia ristretta di persone.
Di questo 90% c’è un 9% di cui molti sono all’oscuro che è relativo al Dark Web.
Nello specifico, il Surface Web rappresenta il livello più “trasparente”, e comprende tutti i contenuti che possono essere indicizzati e che sono fruibili da tutti utilizzando qualsiasi motore di ricerca (Chrome, Safari ecc).
Il Deep Web rappresenta la parte più grande del web e risulta “invisibile” ai comuni motori di ricerca, in quanto non indicizzati. Vi si può accedere a determinati siti solo conoscendone l’indirizzo.
Tra i contenuti possiamo trovare: documenti legali, report scientifici, dati governativi, dati medici, dati finanziari, dati privati ecc.
Il Dark web o Dark net (questo secondo termine viene usato in quanto a differenza del web non viene usato il protocollo HTTP) è quella parte del web libera da regolamentazioni governative a cui vi si può accedere solamente con particolari software (ad esempio Tor). All’interno di questo livello troveremo vari tipi di contenuti sia legali che non, ed è importante esserne consapevoli.
Tra i contenuti presenti, completamente criptati, vi sono siti di notizie, blog, e-commerce, contenuti illegali ecc. Generalmente, gli utilizzatori sono persone che vogliono tutelare principalmente la propria privacy; tuttavia, una parte di loro hanno scopi criminali, rendendo il dark net pericoloso. È necessario dunque tutelarsi utilizzando una VPN insieme al browser tor, al fine di nascondere dati sensibili, quali IP.
È bene comunque sottolineare che, contrariamente a ciò che si pensa, si può affermare che l’illegalità è presente solo in piccola percentuale nella Dark net, rispetto ai contenuti legali, potendo sfatare il mito che la vede come rete totalmente pericolosa.