DORMIO: controllare i sogni con la tecnologia
Il riposo rappresenta per l’uomo un momento fondamentale della giornata, in quanto permette al corpo e alla mente di rigenerarsi e recuperare le energie perse durante la giornata.
L’ansia, lo stress e le altre emozioni accumulate influenzano (in positivo o in negativo) la qualità del sonno. Altro fattore che incide sulla qualità del sonno è l’utilizzo dei dispositivi elettronici. Se l’uso è prolungato e avviene, poco prima di andare a dormire, interferisce negativamente sui ritmi sonno-veglia, in quanto la luminosità dei dispositivi, le onde magnetiche ed elettriche emesse causano un’iperattività del cervello.
Il ciclo del sonno è formato da 5 stadi:
- Stadio 1 – Addormentamento
- Stadio 2 – Sonno leggero
- Stadio 3 – Sonno profondo
- Stadio 4 – Sonno profondo effettivo
- Stadio 5 – Sonno paradosso (REM)
Tutti noi sogniamo: c’è chi ricorda i sogni nel dettaglio e chi meno, ci sono sogni tradizionali e sogni lucidi. Questi ultimi sembrano così realistici, anche se si è coscienti del fatto che mentre li si fa, stiamo dormendo.
La fase strettamente collegata ai sogni lucidi è quella del sonno paradosso. In questa fase, nonostante ci si ritrovi in un sonno profondo, il cervello risulta particolarmente attivo, mentre gli occhi effettuano dei movimenti rapidi… per questo motivo, questo stadio è conosciuto anche come fase REM (Rapid Eye Movement).
Alcune indagini sul campo evidenziano la volontà di molte persone di voler fare sogni lucidi; desideri che li porta spesso ad affidarsi a tecniche o ad esercizi particolari per indurli.
Controllare i sogni con la tecnologia? Questo è possibile grazie a DORMIO.
Dormio è un guanto hi-tech ideato dal ricercatore del Mit di Boston, Adam Horowitz, che si attiva durante lo stato ipnagogico. Collegato alla fase tra la veglia e il sonno, esso comprende sogni lucidi, allucinazioni e paralisi nel sonno.
Dormio sfrutta questa fase in cui la mente è libera da condizionamenti per agire, prima che la persona passi allo stadio del sonno profondo.
I sensori di cui è dotato permettono di rilevare il grado di coscienza dell’utilizzatore, così da capire in quale stadio del sonno si trovi.
L’obiettivo principale di questa tecnologia è quello di mantenere il soggetto più a lungo nello stato ipnagogico, così da poter interagire con lui senza svegliarlo e senza che se ne ricordi.
L’interazione avviene tramite l’emissione di alcuni segnali acustici al fine di guidare il soggetto nella visualizzazione di qualsiasi cosa.
Coloro che si sono sottoposti a specifici test relativi all’uso di Dormio, hanno riportato un miglioramento della creatività al proprio risveglio.
Horowitz ha condiviso pubblicamente codici e istruzioni su GitHub, dando la possibilità a chiunque possieda le giuste competenze di creare un prodotto identico.
«Non voglio diventare un imprenditore. Sto solamente cercando di trovare un modo per renderlo accessibile anche a persone che non sono esperte di tecnologia», ha dichiarato a Digital Trends.
Il fine di Horowitz, con Dormio, è quello di contribuire al benessere delle persone, sfruttando lo stato ipnagogico.