È uno dei titoli più attesi di questo autunno ed infatti è uno dei giochi più prenotati. La data da segnare in rosso sul calendario è il 2 ottobre quando uscirà Ghost of Yōtei: l’action-adventure standalone realizzato da Sucker Punch e pubblicato da Sony Interactive su PlayStation 5. Ambientato nel Giappone del 1603, circa 300 anni dopo gli eventi di Ghost of Tsushima, il gioco ci mette nei panni di Atsu, una mercenaria che, sopravvissuta a un massacro che ha distrutto la sua famiglia, si mette in viaggio tra i magnifici e selvaggi paesaggi del nord del Giappone, sulle tracce di coloro che hanno ucciso la sua famiglia molti anni fa assumendo l’identità spettrale dell’onryō per inseguire vendetta contro i sei signori noti come i Yōtei Six.

Sedici anni dopo la morte della sua famiglia, il viaggio di Atsu attraverso Ezo la conduce in terre inesplorate alla ricerca di una banda di sei fuorilegge, ma finirà per trovare molto più della semplice vendetta. Nel corso del suo viaggio, Atsu scoprirà alleati inaspettati e legami più profondi di quanto avesse mai potuto immaginare.

Le foreste, i pendii innevati, le coste selvagge, i templi e le sorgenti termali, advvero meravigliose creano un mondo che non è solo sfondo, ma fonte di atmosfera, di contemplazione.

Le armi a disposizione sono numerose (katana, dual katana, ōdachi, yari, kusarigama) ma ci sono anche strumenti a distanza, bombe, fuochi di copertura, tutto per permettere approcci differenti.

Dal punto di vista visivo, Yōtei sembra voler superare Tsushima in termini di varietà ambientale, clima dinamico, effetti atmosferici, flora e fauna. Anche il sonoro e il doppiaggio (sebbene non tutto sia ancora noto) sembrano curati, con attenzione al dettaglio e alla resa immersiva.

Tra i punti extra, spicca il fatto che ci sarà una modalità Legends gratuita post-lancio (2026), con missioni coop, modalità survival, e nemici demoniaci giganti.

Ghost of Yōtei appare fin da ora come un titolo ambizioso, che può essere uno dei migliori action-adventure melodrammatici/spirituali di quest’anno. Se mantiene quel che promette, sarà una esperienza memorabile, specialmente per chi ama il Giappone feudale, la vendetta come motore narrativo, le esplorazioni suggestive e il combattimento pulito.

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