Le origini del termine “tatuaggio” risalgono agli inizi del XVIII secolo, grazie al ritrovamento di una serie di appunti ad opera di James Cook, che in quel periodo esplorò Tahiti, raccogliendo annotazioni sulle usanze del popolo del posto tra cui quella del Tattow, parola derivante dal polinesiano “tau-tau”, suono scaturito dalla tecnica utilizzata per fare i tatuaggi attraverso la picchiettatura di un pezzo di legno sull’ago usato per effettuarlo.

Tuttavia, se la parola tatuaggio ha origini settecentesche, la tecnica in sé ha origini molto più antiche. Basti pensare che tra le civiltà più antiche in cui si sviluppò la pratica troviamo l’Egitto e l’antica Roma.

Il tatuaggio in sé racchiude significati diversi tra loro, delle volte viene fatto per specifici motivi: per esempio nell’antica Roma gli schiavi venivano marchiati con le iniziali dei loro padroni e nel caso fossero stati scoperti a rubare venivano marchiati a fuoco sulla fronte; altre volte viene fatto per scopo terapeutico (a livello psicologico), come ad esempio per coprire imperfezioni fisiche. Infine semplicemente per un fattore estetico.

Nel tempo si sono susseguite varie tecniche e strumenti per tatuare, tra quelle più interessanti e recenti troviamo due principali strumenti tecnologici:

  • stampante 3D (tatuaggio classico con ago);
  • stampante piccola (tatuaggio senza ago).

La prima permette di ottenere un tatuaggio permanente dai tratti perfetti, partendo da un modello grafico. L’accuratezza dell’esecuzione del lavoro è maggiore rispetto all’esecuzione del lavoro fatto a mano libera.

Qui di seguito un video in cui si vede la stampante all’opera:

Per le persone che amano i tatuaggi ma che non amano particolarmente gli aghi, sono insofferenti al dolore o preferiscono i tatuaggi temporanei ci sono delle piccole stampanti senza aghi che permettono di ottenere tatuaggi di impatto in poco tempo e in modo indolore.

La stampante più nota è Prinker S, uscita nel 2020 (versione successiva a Prinker presentata a Parigi nel 2018). Trattasi di una stampante a getto d’inchiostro miniaturizzata, collegabile tramite bluetooth ad uno smartphone che permetterà di scegliere o caricare l’immagine che si vuole realizzare come tatuaggio.

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