23/08/2022
La realtà aumentata e i beni culturali, un trend in ascesa tra storia e futuro
Immagina di ammirare un bellissimo quadro del Rinascimento, una statua del tempo di Pericle o un vaso di Gengis Khan e di poter ascoltare l’artista stesso raccontare la sua opera. Oggi, grazie alla Realtà Aumentata, avvicinarsi all’arte diventa un’esperienza a 360°, che coinvolge amanti dei beni culturali e non. Le tecnologie immersive, che hanno tenuto in vita il turismo culturale durante il lockdown, sono ormai state sdoganate e sono destinate a innovare le esperienze dei beni culturali in modo definitivo, valorizzando i beni esposti grazie al potere delle emozioni e aprendo la strada a nuovi visitatori. Da questi esordi la tendenza è stata verso una crescente mescolanza di questi due aspetti, con l’obbiettivo di realizzare ricostruzioni virtuali scientifiche ma, allo stesso tempo, belle, incrementando anche la quantità di informazioni accessorie messe a disposizione dei fruitori, sempre più spesso organizzate in database.
La Realtà Aumentata non è soltanto il futuro ma è già presente in numerosi settori. Negli ultimi anni si sente sempre di più la necessità di innovare il mondo che ci circonda. A partire dal cibo e dai viaggi fino ad arrivare all’arte, al cinema ed ai musei. Il rapporto tra Realtà Aumentata e Arte rappresenta la conseguenza naturale di un lungo processo di evoluzione digitale che sta investendo il settore museale. La scelta di offrire ai visitatori un percorso emozionale oltre che informativo ed esperienziale di trasmissione della conoscenza risulta particolarmente efficace e attrattiva. Soprattutto nei confronti delle giovani generazioni. L’applicazione della Realtà Aumentata nell’arte e nei Beni culturali di fatto trasforma la visita al museo in un’esperienza multisensoriale. Arricchisce la fruizione delle opere d’arte con informazioni aggiuntive e contenuti interattivi. Collegandosi con lo smartphone il visitatore diventa più partecipe e attivo, letteralmente immerso in un contesto virtuale unico e ad alto impatto emotivo.
Lo studio della città e del paesaggio storico fa sempre più uso di differenti metodi per l'analisi, l'interpretazione e la comunicazione attraverso le tecnologie digitali. È questo il modello su cui farà capo Wonder Salerno, uno degli ultimi progetti legati all’universo Wonderlab. In una città virtuale, invece, si moltiplicano le possibilità di scambiare informazioni passando dalla ricostruzione statica alla simulazione che fornisce una sensazione di immersione nell’ambiente virtuale, permette di interagire con gli oggetti virtuali e di definire uno o più percorsi narrativi atti a facilitare l'approccio esperienziale. L’idea centrale del progetto Wonder Salerno vedrà la realizzazione di contenuti tecnologici multimediali innovativi che diventeranno, per l’utenza, una continua occasione per visitare Salerno col risultato di vivere un percorso interattivo in un contesto unico e sempre diverso. Il tema delle rappresentazioni, difatti, sarà strettamente correlato alla storia del territorio e dell’area di riferimento. Alcuni spettacoli “virtuali” saranno i seguenti:
- La scuola medica salernitana, nella quale gli spettatori osserveranno un dialogo tra insegnate e allievo o vedranno un momento di applicazione delle nozioni apprese per la cura dei malati;
- La vita di Salerno longobarda, in cui percorrendo il centro storico si vedranno scene di vita dell’epoca, attraverso un percorso narrato con punti di interesse ben definiti nei quali lo spettatore potrà approfondire momenti di interesse;
- Roberto il Guiscardo, episodi della vita del principe normanno.