16/03/2021
Gelsomino Francesco Calzaretta
La scultura digitale
L’arte è il punto d’intreccio tra il passato e il presente mutando la sua natura per adattarsi ad ogni contesto. Tra le varie forme d’arte la scultura è quella che si avvicina maggiormente al mondo del 3D, rientrando tra le opere d’arte più antiche create dall’uomo.
A testimoniare, i vari reperti delle famose Veneri scolpite dai primi uomini, figure femminili che hanno la caratteristica di avere seno, ventre e glutei ingrossati per rappresentare il potere della donna di creare una vita.
Con il passare degli anni, i vari popoli hanno sviluppato tecniche e creato strumenti specifici per realizzare, modellare e scolpire in tutte le sfaccettature statue raffiguranti divinità e/o corpi umani; basti pensare alla perfezione del David di Michelangelo.
Le invenzioni e le innovazioni hanno modificato anche questa antica arte tantoché, al giorno d’oggi, grazie a specifici software a nostra disposizione, la scultura è diventata digitale ed ognuno di noi può “diventare uno scultore”.
La scultura digitale può essere paragonata alla classica scultura con pezzi d’argilla: in ogni software dedicato ci troveremo diversi oggetti (sfere, cubi, ecc.) già creati che potremo, grazie all’utilizzo di appositi pennelli, tirare, piegare, dividere, aggiungere/togliere altra creta o compiere ogni altra azione che manipoli il nostro modello di partenza.
Quando ci si approccia per la prima volta ad un software per la scultura digitale è necessario porre attenzione a diverse cose:
- Corretta topologia: nonostante la scultura è arte allo stato puro non va mai sottovalutato il lato tecnico dei software; infatti, per esempio, se un modello ha troppi poligoni o presenta una topologia sbagliata sarà difficile creare una buona animazione o magari non potrà essere utilizzato in un videogioco.
- Lavorare con gli strumenti giusti: per modellare oggetti in 3D basta avere un buon computer, uno schermo, una testiera ed un mouse; ma per poter scolpire abbiamo bisogno di alcuni strumenti essenziali tra cui una tavoletta grafica o un cintiq, delle buone reference e tanta pazienza.
L’ambito principale in cui viene utilizzata questa particolare modellazione è quello del mondo dell’intrattenimento (ad esempio, con la creazione di personaggi per il mondo videoludico o magari film d'animazione o anche per la creazione di modelli 3D da stampare).
Un altro caso d’uso in cui la scultura 3D ci viene in aiuto è quello dell’aggiunta di dettagli a modelli creati su altri software: grazie ai vari software per la scultura, è possibile creare effetti come graffi, ammaccature o anche ricostruire interi pezzi di modelli 3D creati su software come Maya o Blender.
A differenza dei classici software di modellazione 3D, quelli di scultura, nella maggior parte dei casi, offrono all’utente gli stessi strumenti di base, gli stessi comandi da tastiera e molto spesso anche i pennelli che si utilizzano per scolpire vengono chiamati nello stesso modo.
Come detto prima, esistono diversi software per la realizzazione di sculture 3D; il primo esempio fa riferimento al modulo "artisan" impiegato da Maya, anche se il capostipite vero e proprio dei modellatori basati su questa tecnologia è senza dubbio ZBrush prodotto da Pixologic; una menzione va fatta anche a Blender che offre un ottimo workspace per la scultura 3D.