A distanza di dieci anni dal primo esperimento, Valve torna a puntare con decisione al salotto con una nuova Steam Machine. L’annuncio, accompagnato dal reveal dello Steam Frame e del nuovo Steam Controller, segna un rinnovato interesse dell’azienda verso l’hardware, dopo l’enorme successo dello Steam Deck che ha riportato SteamOS al centro della strategia di Valve. Questa volta, però, la Steam Machine non è un semplice tentativo di portare il PC nel mondo console: è un dispositivo compatto, potente e chiaramente pensato per integrarsi in un ecosistema sempre più coerente.

Il dispositivo è progettato per essere un vero e proprio mini-PC da salotto e si presenta con un’architettura decisamente più solida rispetto alle Steam Machine del 2015. Valve utilizza una CPU AMD semi-custom basata su Zen 4, affiancata da una GPU RDNA 3 con 28 Compute Units e 8 GB di memoria video dedicata. Una configurazione che mira a garantire prestazioni paragonabili a quelle delle console di attuale generazione mentre lo storage varia tra una versione da 512 GB e una più generosa da 2 TB, entrambe su SSD NVMe. Non manca uno slot microSD, una scelta che va letta all’interno della strategia di Valve: la stessa microSD può infatti essere utilizzata su Steam Deck, Steam Frame e Steam Machine, permettendo di portare la propria libreria di giochi su più dispositivi senza reinstallazioni.

Il design è compatto e moderno, un piccolo cubo da 2,6 kg pensato per stare sotto al televisore.

Il cuore software della macchina è SteamOS 3, basato su Arch Linux e dotato di interfaccia KDE Plasma. L’esperienza, però, rimane chiaramente orientata al gaming: la modalità Big Picture è stata ulteriormente affinata, la sospensione rapida permette di riprendere una partita in pochi secondi e Proton continua a garantire un’ampia compatibilità con i giochi Windows, ampliando di fatto il catalogo utilizzabile. Valve punta a offrire un’esperienza da console senza rinunciare alla flessibilità del PC, una combinazione che le prime Steam Machine non riuscirono a concretizzare.

Secondo le prime stime, la nuova Steam Machine dovrebbe offrire prestazioni oltre sei volte superiori a quelle dello Steam Deck, un salto generazionale che la colloca in una fascia molto vicina alle console di attuale generazione. Resta però un’incognita fondamentale: il prezzo. Valve non ha ancora comunicato un costo ufficiale e le prime previsioni collocano la macchina in un range compreso tra 700 e 1000 dollari, una fascia che potrebbe renderla competitiva ma che richiede una proposta di valore molto chiara, soprattutto per gli utenti che già possiedono un PC da gaming.

Al di là delle specifiche, la nuova Steam Machine rappresenta una mossa strategica importante. Con Steam Deck, Steam Frame e ora Steam Machine, Valve sta costruendo un ecosistema trasversale che permette di giocare in mobilità, in VR e nel salotto, mantenendo come filo conduttore la piattaforma Steam e la compatibilità tra dispositivi

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