04/06/2021
Le variabili in Javascript
Una variabile è uno spazio di memoria utilizzato per salvare dati. Possono essere usate per memorizzare informazioni di qualunque tipo, da un numero, ad una stringa, ad un valore vero/falso.
Per creare una variabile in JavaScript, è necessario utilizzare la parola chiave let. La sua creazione prende il nome di dichiarazione, e si realizza tramite l’istruzione:
let nominativo;
Una volta dichiarata, si può assegnare alla variabile un valore, usando l’operatore di assegnazione:
nominativo = “Mario”;
Ora la stringa “Mario” è stata memorizzata nell’area di memoria associata alla variabile e può essere richiamata usando il nome della variabile stessa:
alert(nominativo);
Si può comprendere meglio il concetto di variabile immaginandola come una scatola di dati, sulla quale viene applicata un’etichetta univoca che la identifica.
LA DIFFERENZA TRA VAR E LET
In script piuttosto vecchi, veniva utilizzata la parola chiave var per dichiarare una variabile.
È importante capire le differenze tra var e let per evitare errori in fase di programmazione.
In generale si dice che le variabili var non hanno uno scope di blocco.
Le variabili dichiarate tramite var possono essere:
- Locali alla funzione
- Globali
Ad esempio:
If (true) {
var test = true;
}
alert(test);
In questo caso in console verrebbe stampato il valore vero.
Se avessimo usato la variabile let:
If (true) {
let test = true;
}
alert(test);
Avremmo ottenuto un errore del tipo: “ReferenceError: test is not defined” poiché la variabile sarebbe stata visibile solo all’interno dell’if.
Un’altra differenza tra le due voci è che var tollera dichiarazioni multiple, mentre, se provassimo a dichiarare la stessa variabile con let nello stesso scope, avremmo un errore.
Con var possiamo dichiarare una variabile quante volte vogliamo.
Se provassimo ad utilizzare var con il nome di una variabile già dichiarata, la stessa variabile semplicemente verrà normalmente riassegnata.
Ad esempio:
var nome = “Mario”;
alter(nome); // Mario
var nome = “Luca”;
alter(nome); // Luca
Infine le variabili var possono essere dichiarate dopo il loro utilizzo, in quanto le dichiarazioni vengono processate quando la funzione inizia.
In altre parole, queste variabili sono definite in automatico all’inizio della funzione e non ha importanza dove la dichiarazione è posizionata nel codice.
Tale esempio:
function ciaoMondo() {
frase = “Ciao mondo!”;
alert(frase);
var frase;
}
produce esattamente lo stesso risultato di quest’altro esempio:
function ciaoMondo() {
var frase;
frase = “Ciao mondo!”;
alert(frase);
}
Questo comportamento viene chiamato “sollevamento”, in quanto tutte le var vengono portate all’inizio della funzione.
È importante però fare attenzione al fatto che: le dichiarazioni vengono sollevate, le assegnazioni no.
I NOMI DELLE VARIABILI
In Javascript ci sono due limitazioni per il nome delle variabili:
- Il nome deve contenere solo lettere, numeri, simboli $ e _
- Il primo carattere non può essere un numero
Quando il nome contiene più parole viene utilizzato il camelCase, cioè le parole che formano il nome vanno scritte una dopo l’altra, senza spazi e con l’iniziale di ogni parola, esclusa la prima, con la lettera maiuscola.
Ad esempio:
let nomeDellaVariabileLungo
LE COSTANTI
Per dichiarare una costante bisogna utilizzare la parola chiave const.
Le variabili dichiarate con const non possono cambiare valore; se si tentasse di farlo verrebbe indicato un errore.
Una pratica molto diffusa è quella di utilizzare le variabili costanti come alias di valori difficili da ricordare.
Questo tipo di costanti vengono identificate con lettere maiuscole e underscore.
Riepilogando, possiamo dichiarare variabili per memorizzare dati; esse possono essere dichiarate con var, let o const.
- let si usa nei moderni script
- var è una dichiarazione di vecchio tipo, normalmente non più utilizzata.
- const è simile a let ma dichiara variabili costanti il cui valore non può essere cambiato nel tempo.