07/09/2020
Fortuna Notaro
Utilizziamo un metodo in grado di coinvolgere le persone nella loro interezza: “mani, testa e cuore”
Wonderlab, nascendo con l’obiettivo di realizzare e offrire soluzioni Tailor made in un ambiente creativo e sereno, opera utilizzando metodologie capaci di attivare strategie all’avanguardia per la definizione continua di innovazioni.
Una delle metodologie più efficaci adottate dall’azienda, per facilitare i processi di problem solving e di comunicazione, è LEGO® SERIOUS PLAY® (LSP®), un laboratorio facilitato in cui i partecipanti rispondono ai compiti costruendo e presentando modelli simbolici e metaforici con i mattoncini Lego®. Questi supportano le persone a co-costruire strategie d’azione in tempo reale, lavorando insieme in maniera efficace, soddisfacente e produttiva, sulla base di una serie di valori: “La risposta è nel sistema”, “Ognuno deve esprimere le proprie riflessioni”, “Non c'è UNA risposta giusta”.
La metodologia, il cui impiego si registra anche da parte di istituzioni pubbliche e organizzazioni non a scopo di lucro, è concepita in azienda all’interno di riunioni ed incontri per guidare i gruppi a condividere idee, assunzioni, conoscenza, stimolando il dialogo, le discussioni e l’individuazione di soluzioni a problemi reali, mediante l’utilizzo delle mani (sono diverse le teorie pedagogiche che ne dimostrano i vantaggi, come il costruzionismo ed il costruttivismo).
I VANTAGGI DEL METODO
Punto di forza del metodo è rappresentato soprattutto dalla capacità di stimolare anche il lateral thinking, ovvero un processo mentale di generazione di idee e risoluzione di problemi messo in atto valutando una situazione da diverse prospettive/angolazioni, ossia “outside the box”; tale processo favorisce l’attivazione di nuove connessioni neurali, con notevoli vantaggi ed opportunità.
Ancora oggi, nell’era digitale, i mattoncini sono “artefatti cognitivi” estremamente suggestivi e funzionali a lavorare e giocare bene.
L’implementazione della metodologia si basa su quattro passaggi essenziali:
- Il facilitatore pone una sfida.
- I partecipanti costruiscono le loro risposte usando i mattoncini Lego®.
- I partecipanti condividono le loro risposte con altri del tavolo.
- I partecipanti riflettono su ciò che hanno visto e sentito.
Si nota, dunque, che, attraverso la sua dinamica di passaggio dall’individuale al collettivo, LSP® permette di raggiungere rapidamente un livello di riflessione e apprendimento altrimenti difficilmente ottenibile, specialmente se la scelta di utilizzare il metodo è strettamente legata alla necessità di affrontare una sfida complessa. Si favorisce inconsciamente un modo di agire e pensare più “immediato”, rapido e soprattutto meno vincolato ai preconcetti che tipicamente accompagnano la tematica nel quotidiano lavorativo di un individuo.
Taluni autori (Frick, Tardini, Cantoni, 2013) ritengono che le applicazioni standard della metodologia siano tre:
- Real Time Identity for You, il cui obiettivo è permettere ai partecipanti di comprendere meglio se stessi e i loro colleghi;
- Real Time Strategy for the Team, che punta a sbloccare il pieno potenziale di una squadra in modo profondo, rapido ed efficace;
- Real Time Strategy for the Enterprise, il cui scopo è mettere in atto un processo che permetta di sviluppare continuamente strategie in un mercato competitivo imprevedibile.
Nonostante in letteratura siano presenti e descritte applicazioni ben strutturate, oggi i facilitatori sono liberi di progettare laboratori seguendo le proprie esigenze e quelle dell’aula, definendo gli obiettivi strategici che orienteranno al meglio lo svolgimento del workshop.
Riprendendo le parole di A. Einstein - “La creatività è contagiosa. Trasmettila” - un primo passo verso l’innovazione è sicuramente rappresentato dalla volontà di adottare tecniche assolutamente non convenzionali e coinvolgenti, diffondendo creatività e pensiero laterale.