Il 2025 nel campo della tecnologia si prospetta come un anno di grandi innovazioni e continui sviluppi in vari settori. L'intelligenza artificiale (IA) continuerà a evolversi e a essere integrata in diversi ambiti. Nel 2025, possiamo aspettarci che l'IA diventi ancora più avanzata e diffusa, con applicazioni che spaziano dalla sanità (per diagnosi più precise) alla finanza (per previsioni di mercato avanzate) e all'automazione delle industrie. L'IA generativa, come quella utilizzata per creare contenuti (video, musica, scrittura), avrà un impatto sempre più grande. Nel 2025, vedremo probabilmente una maggiore diffusione di auto autonome, con tecnologie di guida assistita sempre più sofisticate e sicure. La rete 5G, già in espansione, sarà pienamente operativa e offrirà velocità di connessione molto più elevate, portando ad una connettività migliore e a esperienze digitali più immersive. I computer quantistici potrebbero fare passi avanti significativi. Con il miglioramento dei dispositivi di AR/VR, nel 2025 potrebbero diventare strumenti comuni per lavoro, istruzione e intrattenimento. Le esperienze immersive nei giochi, nelle simulazioni professionali o nell'educazione (ad esempio, nelle scuole o nelle università) saranno molto più avanzate. La blockchain potrebbe diventare sempre più integrata in vari settori, non solo nelle criptovalute, ma anche nei contratti intelligenti e nella gestione della proprietà digitale. Il Web3, che punta a decentralizzare il web, potrebbe avere una crescita maggiore con nuovi sviluppi nelle piattaforme e nelle applicazioni decentralizzate. La telemedicina e l'uso della tecnologia nell'assistenza sanitaria continueranno a crescere, con l'introduzione di dispositivi indossabili che monitorano la salute in tempo reale e tecnologie avanzate per diagnosi e trattamenti. Potrebbero anche esserci sviluppi nella medicina personalizzata, grazie all'uso dell'AI per analizzare i dati genetici e creare trattamenti su misura. In risposta ai cambiamenti climatici e alla crescente richiesta di soluzioni sostenibili, nel 2025 vedremo probabilmente innovazioni nei settori delle energie rinnovabili, dei materiali eco-sostenibili e delle tecnologie per la riduzione delle emissioni di carbonio. Queste sono solo alcune delle tendenze che potrebbero definire il 2025 nel campo della tecnologia. Naturalmente, l'innovazione tecnologica è difficile da prevedere con esattezza, ma è probabile che l'anno prossimo vedremo cambiamenti che influenzeranno profondamente la nostra vita quotidiana”. Questo testo è stato prodotto da ChatGPT rispondendo alla semplice domanda: “Come sarà il 2025 nel campo dei social media?”. Tempo nemmeno un minuto ed ecco un articolo esaustivo, ben scritto e soprattutto utilizzabile e pubblicabile. Tutto facile, forse troppo, tale da sollevare però tanti dubbi e perplessità sul ruolo del giornalista. Con lo sviluppo dell’AI servirà ancora un giornalista oppure sui media, sui siti e sui giornali leggeremo soltanto testi prodotti dall’intelligenza artificiale? Il dibattito è aperto e apre questioni etiche, giuridiche e deontologiche non da poco. L’AI è un alleato o un nemico del giornalista? Da tempo in molti redazioni si utilizzano strumenti di automazione che consentono di risparmiare tempo e risorse. Il lavoro del giornalista può essere però supportato ma non sostituito. Le fake news ne sono un esempio chiaro e lampante. Il problema dal punto di vista tecnologico è che ChatGPT e gli altri strumenti di AI sono istruiti dall’uomo. C’è quindi il rischio che le istruzioni date possano essere fallaci oppure inesatte o ancor peggio asservite a qualche interesse preciso. L’AI è disinteressata? La neutralità dell’algoritmo solleva dubbi. Alla base c’è l’interesse pubblico? Difficile dirlo, essendo uno strumento opaco che può fornire informazioni che possono essere vere o meno. Il vaglio critico lo può fare solo il giornalista. Nell’esercizio dell’attività giornalistica ci sono punti cardini quali la necessità della verità sostanziale, la verifica delle fonti, la trasparenza prodotto editoriale nonché il problema della rettifica e il bilanciamento del diritto all’informazione con gli altri diritti a tutela della personalità. Tutte questioni che l’AI non può affrontare. Quindi gli strumenti tecnologici possono rappresentare un supporto, per creare una materia prima da modellare secondo i principi etici e deontologici che animano l‘attività di quello che Eco ha definito lo storico dell’istante ovvero il giornalista.

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