Business Plan come strumento di valutazione della convenienza strategica
Per le iniziative imprenditoriali, specialmente se in rapido sviluppo, il Business Plan è uno strumento di gestione fondamentale, che si può utilizzare per diverse finalità:
- fornire una guida strategica;
- valutare i punti di forza e debolezza e quindi individuare le strategie alternative praticabili;
- reperire finanziamenti sotto forma di credito o di capitale di rischio;
- promuovere i rapporti con possibili partner e con i più importanti stakeholder.
Il Business Plan rappresenta quindi un processo ed un documento di gestione utile per tutte le imprese.
Nello specifico, è il documento che riassume un progetto imprenditoriale e, allo stesso tempo, prende in esame tutti i principali aspetti coinvolti nell’attività, permettendo così anche a soggetti esterni di valutare le potenzialità di mercato, il grado di fattibilità, la convenienza economico-finanziaria dello stesso.
Dati i diversi obiettivi che possono caratterizzare un Business Plan e le innumerevoli circostanze esterne che possono presentarsi, non è d’altra parte possibile proporre un modello standard, considerate le caratteristiche peculiari di ciascuna organizzazione. È comunque possibile illustrare quali aspetti debbano essere considerati nel prepararlo.
Tante sono le iniziative imprenditoriali per le quali risulta utile impiegare tale strumento. Si pensi che lo stesso è utilizzato anche per pianificare e valutare un progetto imprenditoriale all'estero, permettendo di sviluppare sia una sua previsione chiara ed esaustiva, sia un’analisi della realtà aziendale in termini di risorse, organizzazione e funzioni.
La costruzione del Business Plan (J. Centenera Ulecia, 2015) comporta un'approfondita analisi/indagine strategica preliminare: occorre, cioè, individuare la possibile evoluzione dell’ambiente con cui si confronta l’impresa e quale sarà l’evoluzione della situazione ambientale nell’orizzonte temporale preso in considerazione. Questo aspetto è particolarmente importante in un progetto innovativo che prevede l’entrata in un mercato differente dal core business di un’azienda, in quanto essa si inserisce in un’area esterna a quella abituale, magari sconosciuta o parzialmente conosciuta e che può rivelarsi anche più determinante dell’ambiente interno all’azienda stessa (organizzazione, prodotto, ecc.) per il successo dell’iniziativa.
Per ogni azienda, è bene procede sempre nella predisposizione di un accurato Piano Strategico Aziendale e nella costruzione del relativo Business Plan qualora si ritrovi a gestire e sviluppare nuove idee imprenditoriali. Agire in questo modo, porta un grande valore aggiunto per le organizzazioni: acquisire e condividere un metodo rigoroso e concreto per tradurre i progetti in Business Plan di natura strategica, con un piano finanziario credibile e strutturato.
In tal senso, Wonderlab si muove verso queste tematiche ogni qualvolta gestisce nuove iniziative o progetti da presentare, per valutarne la convenienza economica e, soprattutto, strategica.
Sebbene non esista una struttura definita del Business Plan nè regole fisse per redigerlo, è bene comunque percorrere determinate fasi (generalmente rappresentanti parte descrittiva e modello di simulazione dello strumento) che permettono di raggiungere efficacemente gli obiettivi prestabiliti.
Executive Summary, Descrizione generale dell’impresa, Mercato di riferimento, Prodotto/servizio, Scelte commerciali, Struttura produttiva, Organizzazione, Previsioni economiche e finanziarie, sono queste le principali fasi che costituiscono un completo ed efficace Business Plan; step che percorreremo nel prossimo articolo, dedicato alle fasi strutturali del documento strategico.