10/01/2025
Fabio Setta
L'utilizzo dell'AI nelle imprese cresce ma non sfonda
L’Intelligenza artificiale può essere una risorsa fondamentale per le imprese. Questa nuova tecnologia può essere un’occasione da sfruttare, in tutti i campi, per migliorare l’efficienza e la produttività. Negli ultimi tempi sono tante le applicazioni prodotte, le innovazioni realizzate al fine di implementare l’AI nelle imprese, anche quelle di piccole e medie dimensioni. Sicuramente in futuro l’AI invaderà il mondo del lavoro, ma al momento almeno in Italia, l’utilizzo dell’AI cresce ma ancora non sfonda.
Molto indicativo, in tal senso, è il report realizzato da Unioncamere e Dintec sulla base dei dati dell’Osservatorio Punti impresa digitale delle Camere di commercio. L’analisi rivela che, sebbene in aumento rispetto al 2021 (quando se ne avvaleva il 5,7% delle aziende), nel 2024 l’AI è entrata a far parte del patrimonio tecnologico solo dell’11,4% delle attività produttive.
Le imprese italiane fin qui hanno investito essenzialmente nel Cloud (lo ha fatto il 44,4% delle imprese), nei sistemi di pagamento digitali (41,3%) e nella Cybersicurezza (41,2%). Tra le imprese che già utilizzano l’intelligenza artificiale, il 67,8% è situato in Lombardia, Piemonte, Lazio, Emilia-Romagna e Veneto, con Milano, Roma, Torino, Verona e Reggio Emilia tra le prime province.
La gran parte delle imprese che utilizzano l’AI opera nel settore dei Servizi (75,2%). Seguono Manifatturiero e Commercio, con il 10% circa, e l’Agricoltura e le Altre Industria con meno del 3% delle imprese.
Dal report, infine, il sistema produttivo guarda oggi con crescente attenzione all’Intelligenza artificiale che, tra le tecnologie strategiche da potenziare tra il 2025 e il 2027, balza al primo posto, con il 18,9% delle imprese che la include tra i propri programmi di investimento.